Pietraferrazzana   ieri
Petra Garanzana

Pietraferrazzana (CH), La Pietra, il vecchio centro abitato, il palazzo baronale, la Chiesa di S. Vittoria, la torre campanaria, il fiume Sangro e la neve, nell'inverno del 1942

 

 

Petram Garanzanam, tenuta da Philippus de Guasto, vassallo del conte Simone di Sangro. (Riproduzione, risalente al 1653, della pagina del Catalogo dei Baroni)

La prima informazione sull’esistenza e sulla denominazione dell’insediamento di Pietraferrazzana deriva dal  Catalogus Baronum, redatto tra il 1150 ed il 1168, che contiene l’elenco dei feudatari e vassalli che, ai tempi del re normanno Guglielmo il Malo  (1150 – 1166) , erano tenuti a fornire uomini armati per la difesa del regno, sia in caso di guerre esterne che di ribellioni interne. Esaminando  i feudi  facenti parte della Contea del conte Simone di Sangro  si viene a sapere che  il suo vassallo Filippo del Guasto teneva  i due feudi : Rosellum, l’odierno Rosello,  e Petram Garanzanam, l’odierna Pietraferrazzana;  entrambi i feudi rientravano “in Terra Burrellensi” e potevano fornire al re un  miles ciascuno, cioè un soldato a cavallo convenientemente equipaggiato ed armato, seguito da armigeri a piedi, detti servientes Secondo i calcoli empirici dell’Antinori sarebbe stato abitato da circa 24 famiglie, con una popolazione complessiva oscillante tra le 140 e le 170 unità. La  denominazione terra Burrellensi, deriva dai Borrello  o figli di Borrello, potenti e bellicosi signori che, a partire dal 972, dominarono la vasta zona montagnosa compresa tra il medio Sangro e l’alto Trigno, la cui memoria si ritrova, nell’odierna Borrello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                    
 I SINDACI NEL TEMPO  la storia continua