Pietraferrazzana   CAFERRA: significato, origine e diffusione del cognome pagina 4
 

GIOVANNI VINCENZO,
                 quartogenito di Pietro e Santa, ma il secondo vivente (infatti i fratellini Falco e Giovanni erano morti), nacque, come già visto, il 31 luglio 1834; nel 1858 era soldato. Si sposò due volte; la prima moglie fu Domenica del Peschio, nata il 26 aprile 1847, figlia di Camillo (nato da Giovanni il 26.5.1814) e di Maria Giovanna fu Pietro Polidoro (nata il 17.2.1808); Domenica era la sorella di Antonia del Peschio, moglie di Gaetano Caferra (fratello di Giovanni Vincenzo); il 5 agosto del 1871 nasce il loro figlio Pietro. Nel 1876 la famiglia di Giovanni Vincenzo era classificata, in base al reddito, come famiglia di quarta classe, corrispondente ad un’imposta dovuta di lire 2 ( le classi andavano dalla prima alla quinta, con imposta decrescente da 5 lire, spettante alle famiglie di 1^ classe, ad una lira che spettava ad una famiglia di 5^ classe).

La moglie Domenica del Peschio muore tra il 1871 ed il 1885.

La seconda moglie fu Domenica Polidoro, nata 14.4.1855, figlia di Giovanni e di Rosa del Peschio; i figli di 2° letto furono Aurelio,  Bambina, Donato (morto dopo 1 anno), Donato Antonio e Santa. Anche la figlia Santa muore da piccola; infatti in uno stato di famiglia redatto dal Parroco nei primi anni del ‘900, a fianco al nome di Santa c’è una croce; nello stesso stato di famiglia è scritto che Giovanni Vincenzo è cresimato e “casato” (cioè sposato) e lavora a Napoli, come il fratello Gaetano; in paese ci sono la seconda moglie Domenica Polidoro e i figli Pietro, Bambina, Aurelio e Donato Antonio.

Nel 1873 Giovanni Vincenzo paga una tassa di 2 lire per un “porco da ingrasso”  e tre anni più tardi  vendette del legname tagliato alle “Coste Lamagrande”, ricavandone 5 lire e 5 centesimi.  Nel 1882  coltiva a grano terreni alle contrade “Montevecchio, Spagnoletta e Macchie della Lama” e a granone “alle scoste”; nell’84 paga 3 lire e 50 centesimi per il possesso di terreni nelle contrade “Montevecchio, Spagnoletta e Fontesua”; per un altro terreno “alle Scoste” paga lire 1,25 e deve pagare 3 lire per il possesso di 2 pecore ed un maiale, nel ’99 ha terreni a “Lagozzi (Lacuccio), Scoste, Spagnoletta, Montevecchio e Lago di Checco; e una vigna in contrada “Lamagrande”, per i quali paga una tassa di lire 9,40; il 9 settembre dell’88  fa da padrino per la cresima di Vincenzo Liberatore.

           Giovanni Vincenzo non muore nel proprio letto, ma tra estranei nella stazione ferroviaria di Segni (Roma), in data 3 marzo 1903. Si racconta che Giovanni Vincenzo, tornando col treno da Napoli a Pietraferrazzana si sia addormentato. Quando si è svegliato e si è reso conto di non essere sceso alla stazione (forse Caserta o Cassino) dove avrebbe dovuto cambiare treno per  continuare verso Pietraferrazzana , ma che stava andando in una direzione sbagliata, cioè verso Roma , non gli ha retto il cuore ed è deceduto. Ecco la fredda certificazione dell’accaduto:

            “L’anno 1903 addì 15 di maggio... Io sottoscritto Saverio de Francesco sindaco (di Pietraferrazzana) avendo oggi ricevuto dal Sindaco di Valmontone copia autentica di atto di morte, ho per intiero ed esattamente trascritto la copia... Addì 5.3.1903 sono comparsi Lami Luigi di anni 50 bracciante di Valmontone e Ziantone Felicissiano di anni 50 bracciante di Valmontone i quali hanno dichiarato che a ore 18 di ieri l’altro nella casa posta in Stazione di Segni è morto Caferra Giovanni Vincenzo di anni 46 contadino, residente in Pietraferrazzana del fu Pietro e della fu Polidoro Santa, coniugato a  Polidori Domenica”.

Segni si trova in provincia di Roma, a 57 km da essa, in direzione di Napoli.

Valmontone si trova sempre in provincia di Roma, a 42 km da essa, sempre nel tratto Napoli – Roma.
 

I figli di Giovanni Vincenzo furono:

            - Pietro ( unico figlio con la prima moglie Domenica del Peschio),  nato il 5.8.1871;

            - Aurelio (con la seconda moglie Domenica Polidoro), nato il 18.2.1881;

            - Bambina, nata 10.10.1882; va in sposa ad Antonio Di Nizo e muore il 31.3.1966; 

            - Donato, scomparso 12.10.1888, ad un anno di vita;

            - Donato Antonio, nato il 10.3.1889;

            - Santa, nata il 24.3.1892, morta prima della fine del secolo.

In un censimento, non datato, successivo alla morte di Giovanni Vincenzo troviamo che il 1° figlio Pietro fa domicilio a parte, mentre con la vedova Domenica Polidoro abitano ancora Aurelio (con la moglie Polidoro Rosaria e i loro figli Armando e Antonietta) e l’altro figlio Donato Antonio (con la moglie Rosa Di Nizo e i loro figli Domenica, Giovanni e, aggiunto successivamente a lato, Alfredo).

 

Gaetano, nato il 27 febbraio 1842, era il sesto ed ultimo figlio di  Pietro e Santa e fratello di Eusebio, Giovanni Vincenzo e Pasquale. Nel 1858, morto il padre, viveva con la madre e i fratelli. Si sposa con Antonia del Peschio (nata il 10.3.1849 e sorella di Domenica, la prima moglie di Giovanni Vincenzo). Per un periodo, tra il 1860 ed il 1890, coabita col fratello Giovanni Vincenzo nella contrada “ara di Eusebio”, nei pressi della contrada “Pagliere” e dell’attuale albergo “Colle del Lago”. Nel 1882 possiede terreni, coltivati a grano, in contrada “Fontesua e Macchia Spagnoletta” e un terreno coltivato a granone “alle Scoste”; nell’84  paga 40 centesimi di lire per un altro terreno coltivato a granone situato in contrada “ Scoste” e  lire 2,90 per il possesso di una pecora ed un maiale; nel ’99 paga lire 5,13 per terreni nelle contrade “Fonterossi, Vallocchi, Macchia lama, Spagnoletta, Mazzoni, Scoste

I figli di  Gaetano e Antonia furono:

            - Alessandrino, nato alla fine del 1873 ma morto 9 giorni dopo, il 5.1.1874;

            - Alessandro, nato il 27 agosto 1876; dalla sua prima moglie Costanza Musilli nascono Antonia e Maria ( che negli USA sposerà un Irlandese, avrà due figlie e morirà il 2.2.1944, di pleurite); dalla seconda moglie Rosina Mazzaferro nasce Palmerino che sposa Domenica Scopino (scomparsa il 26.9.2001) ed i loro figli sono Alessandra e Mario; Alessandra si sposa, sitrasferisce a Milano, dove vivono anche i suoi figli; Mario diventa professore di Lettere a Milano ma purtroppo muore prematuramente.

            - Bambina, dopo chiamata anche Basilica, nata 14 maggio 1880; sposa Mariano Musilli e abiterà a via Supporto.

            - Carlo, di cui si sa solo che muore, all’età di tre anni, il 2.8.1883, per cui dovrebbe essere nato anch’egli nel 1880, come Bambina ( forse erano gemelli ?);

            - Quirino (o Guerino), nato il 27 febbraio 1884. In un documento del  1895 era scolaro di 11 anni. I suoi figli saranno Gaetano, nato nel 1914 ( e che pare non abbia avuto figli) , Antonia ( che si trasferirà negli USA e sposerà il Barese Domenico Cavallo) e Francesca.

Nel 1885 Gaetano è muratore; nel 1895 lavora a Napoli, come il fratello Giovanni Vincenzo, mentre a Pietraferrazzana c’è la moglie Antonia con il figlio Alessandro, sposato con Mazzaferro Rosina, e la figlia Basilica. Gaetano muore il 13 novembre 1923, all’età di 81 anni, in via Supporto; l’atto di morte viene stilato dall’assessore anziano Pompeo Scopino perché il Sindaco dottor cavaliere Giuseppe Liberatore era “infermo” ; a questa data la moglie Antonia era gia deceduta.

 

Domenico, terzogenito di Eusebio e Maria Giuseppa,  nato il 3 aprile 1864 sposa Carmela Lemme.

I figli di Domenico Carmela furono:

            Leonardo, nato il 12 ottobre 1887;

            Guglielmo, nato il 21 settembre 1889;

            Santa, nata il 3 luglio 1893, che si marita a Lanciano;

            Guglielmo Nicola, nato il primo maggio 1897  sposa Avelia Como; lascia la moglie e si trasferisce in Argentina e di lui non si è saputo più nulla.

In un censimento fatto dal Parroco agl’inizi del 900 Domenico  vive con i figli Leonardo, Guglielmo, Santa e Guglielmo Nicola; la sua famiglia viene definita religiosa.

 

Pietro, primogenito di Giovanni Vincenzo e Domenica del Peschio (prima moglie di Giovanni Vincenzo), nasce il 5 agosto del 1871, sposa Domenica Musilli.

I figli di Pietro e Domenica furono :

            Adelina;

            Angelina, nata il 6.10.1899; sposa Giuseppe D’Agostino;

            Antonino Alberino, nato il 3.1.1898, sposa Sabbia D’Agostino; i loro figli sono Pietro e Domenica; Pietro, di professione Capitano di lungo corso, sposa Retina Scopino e hanno quattro figli, due maschi e due femmine; il loro figlio Lucio sposa, a Napoli, Annamaria Leone ed hanno tre figli, due maschi ed una femmina (vivono in Piemonte); Domenica, l’altra figlia di Antonino Alberino, sposa Giustino Scopino (fratello di Retina) e dal loro matrimonio nascono Pompeo e Antonio.

            Giovanni Vincenzo, sposa Maria; hanno una figlia di nome Rita; Giovanni Vincenzo muore in provincia di Caserta.

 

Aurelio, secondogenito di Giovanni Vincenzo e della seconda moglie Domenica Polidoro, nato il  18 febbraio 1881, sposa Rosaria Polidoro e muore il 16 febbraio del 1967.

I figli di Aurelio e Rosaria sono:

            Armando, nato il 13.9.1913 e morto in U.S.A.;

            Vincenzo, nato il 20 luglio 1909; nel 1919 è documentato che andava a scuola. Sposa Esterina De Simone; i loro figli sono: Aristide (emigrato in USA), Aurelio (in Canada), Maria ( in Canada) e Rosa.

            Antonietta, nata il 29.3.1922,  sposa Mauro Liberatore e dal loro matrimonio, il 28.7.1946, nascono i gemelli Domenico e Pierino; Domenico vive a Milano; Pierino Liberatore, di professione Geometra,  ha sposato Patrizia Esposito; dal loro matrimonio sono nate Daniela e Letizia; Pierino ha ricoperto la carica di  Sindaco di Pietraferrazzana per quasi 23 anni; ora è Vicesindaco e Vicepresidente della Comunità Montana Media Val Sangro;           

            Bambina, sposa Giovanni De Nardis e dal loro matrimonio nascono Nunzio (Nunziato) e Antonio (Tonino), entrambi negli USA. Purtroppo Nunzio muore prematuramente nell’agosto del 2000.

 

DONATO ANTONIO, quinto figlio di Giovanni Vincenzo e della seconda moglie Domenica Polidoro, nasce il 10 marzo 1889; nello stesso anno viene battezzato dal Parroco Emiliano Raffaele Petragnani; la madrina fu Filomena del Peschio, figlia di Vincenzo e moglie di Filippo Liberatore; l’ostetrica era Francesca Scopino.

Nel 1912, all’età di 23 anni, era militare; la famiglia, specialmente dopo la morte improvvisa del padre Giovanni Vincenzo, non si trovava in buone condizioni economiche per cui la madre Domenica Polidoro fece richiesta di un sussidio. Il Comando del Distretto militare di Chieti, in seguito a informazioni sulle reali condizioni economiche della famiglia, accolse favorevolmente l’istanza e, a decorrere da 16 gennaio 1912, concesse “il soccorso giornaliero di £ 1,00” .

Negli anni 1905, 1912 e 1924 chiede il rilascio del passaporto, rispettivamente, per gli USA, prima come contadino e poi come operaio; poi per Buenos Aires. Pare che ottenesse solo l’ultimo, infatti è stato in Argentina e non negli USA. Nella richiesta del 1905 occorreva il beneplacito della madre, che ottenne.

Sposa Rosa Di Nizo, nata il 28 marzo 1893.

Muore il 15 novembre 1964 a Pietraferrazzana.

I figli di Donato Antonio e Rosa sono:

            Domenica; sposa Orlando Del Peschio e dal loro matrimonio nascono Domenico e Antonio. Domenico sposa Domenica Polidoro e i loro figli sono Orlando, che vive in Veneto, e Alfredo; Orlando ha due figli. Domenica Caferra muore il 6 maggio 1974.

            Giovanni; sposa la cugina Alba di Nizo e si trasferiscono in Argentina; muore il 21 giugno del 1978. I loro figli sono Donato, morto appena nato nel novembre del 1944,  Gennaro e Rosa. Rosa  vive a Rosario, in Argentina, con il marito Raffaele Iarossi e i figli, anch’essi sposati con figli.

            Alfredo, nato a Pietraferrazzana l’11 luglio 1924 e morto a Napoli il 5 febbraio del 1988; sposa Letizia Lucia Del Peschio; dal matrimonio nascono Donato Cosmo e Giuseppe, che vivono e lavorano a Napoli. Donato ha due figli.

            Antonio; sposa Bambina D’Agostino e dal loro matrimonio nascono Donato Carmine, Luciano ed Aurelio, tutti nati a Pietraferrazzana. Vivono tutti negli USA; sono tutti sposati; Donato ha due figli, Luciano una figlia e Aurelio due figli.   

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