7 - 10 ottobre 2004

VI congresso mondiale dei Rom a Pietraferrazzana (Ch): hanno partecipato oltre 200 delegati da 47 Paesi, in rappresentanza dei 12 milioni di Rom sparsi per il mondo

 PIETRAFERRAZZANA. Un pezzo di pizza con vista sul lago del Sangro. Si sono salutati così i 200 delegati che hanno partecipato al sesto congresso mondiale dell’Iru, l’Unione internazionale romaní, nella sala congressi dell’hotel Colle del Lago, a Pietraferrazzana. La riunione di rom arrivati da tutto il pianeta ha rinnovato i rappresentanti presso l’Onu di questo popolo senza terra, e passerà alla storia soprattutto per il piccolo centro sangrino che ha ospitato un evento che, negli anni passati, si è svolto in grandi città come Parigi, Londra, Praga.


PIETRAFERRAZZANA. Il polacco Stahiro Stankievic è il nuovo presidente del Presidium, il governo della comunità internazionale rom (Iru). Con lui, il sesto congresso internazionale romaní ha eletto 4 vicepresidenti onorari: Nadia Demeder (Russia), Zlatso Mvladenov (Bielorussia), Florin Cioaba (Romania) e Nordmund Rudejevic (Lettonia). A Victor Femulson (Svezia) è stata affidata la carica di vicepresidente onorario, mentre Ragan Ievemovic (Austria) è diventato presidente del parlamento, affiancato dai vicepresidenti Dragan Ascovic (Serbia), Jorge Raducano (Romania) e Santino Spinelli, e dal segretario Zoran Dimov.

 

A Spinelli, residente in Abruzzo e docente all'università di Trieste, la nomina di "ambasciatore dell'arte e della cultura romanì nel mondo"

 «È stata per tutti una sorpresa graditissima», racconta Santino Spinelli, il musicista e rom lancianese docente all'università di Trieste, incaricato di organizzare il congresso, e che ha fatto gli onori di casa, «il luogo è stato apprezzato perché i boschi che circondano il paese rappresentano le nostre origini, e simboleggiano la famiglia, hanno una funzione protettiva. La popolazione locale», aggiunge, «ci ha contraccambiato con un’accoglienza festosa e cordiale». Il Comune, nella persona del Sindaco Ciro Carpineta, e la Comunità montana hanno portato il loro saluto al congresso.
 Spinelli, docente di Lingue a Trieste e conosciuto anche con il nome d’arte di Alexian, era candidato per diventare presidente del Presidium, il governo della comunità mondiale rom riconosciuto dalle Nazioni Unite. Torna invece a casa con il titolo di ambasciatore dell’arte e della cultura romaní nel mondo. «Sarò il titolare di una sorta di ministero che si occupa delle politiche per l’istruzione, la cultura, organizza convegni e festival», spiega Alexian, «un po’ quello che già faccio a Lanciano».
 Santino Spinelli, 41 anni, è il più giovane degli eletti, in un organo che ha sempre avuto un’età media molto alta. Il rinnovato Presidium inizia ora il suo lavoro con due cavalli di battaglia tradizionali: «L’abolizione dei campi nomadi e l’istruzione per i bambini», ripete Santino, da sempre sostenitore di queste due necessità, «le prime incombenze degli organi rinnovati sono stabilire i modi e i tempi per portare queste istanze presso l’Onu e l’Unione Europea». A Strasburgo e Ginevra faranno sentire il loro peso soprattutto i rom dell’Europa orientale. «È naturale», chiarisce Santino, «visto che la maggior parte della nostra gente è concentrata soprattutto nelle nazioni dell’Est: basti pensare che nella sola Romania vivono oltre 3 dei 12 milioni di rom stimati nel mondo». L’unico stato latino aldilà di Trieste è infatti il solo ad avere eletto due rappresentanti. Sono invece circa 120mila i rom che, fin dal XV secolo, si sono stabiliti in Italia.
 «Tutte persone molto forti culturalmente e ideologicamente, in grado di fare gruppo e di proporsi come classe dirigente»: così Spinelli definisce gli eletti di Pietraferrazzana che per 4 anni porteranno la voce del popolo romaní nel “Palazzo di vetro” o a Bruxelles.

Da segnalare come gli eventi di diversi centri dell'Abruzzo nello scorso fine settimana siano stati all'insegna della cultura nomade.
Uno dei momenti più attesi è stata la premiazione dell'XI edizione del concorso artistico internazionale 'Amico Rom' a Lanciano.
Hanno partecipato 1.108 opere di autori Rom e non Rom provenienti da 34 nazioni, dal Sud America alla Russia all'Europa all'Australia. E' risultato vincitore Cana Kasum (Croazia), mentre il 'Premio alla carriera 2004' è stato assegnato a Stanislaw Stankiewicz (Polonia).
Il 'Premio Phralipé' 2004 è stato assegnato a Concetta Di Virgilio (Lanciano) e a Juan De Dios Ramirez Heredia (Spagna), per la loro disinteressata attività in favore del popolo Rom. L'iniziativa è stata promossa dalla Commissione delle Comunità Europee, Presidenza della Repubblica Italiana, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Comune di Lanciano, Associazione culturale Il Cineocchio di Vasto, Comune di San Vito Chietino, oltre a numerose associazioni nazionali e internazionali operanti nel settore.